Tutti noi custodi di un piccolo frutteto familiare siamo ben consapevoli di quanto sia importante coltivare la frutta di cui ci nutriamo in maniera più naturale possibile.
Parliamoci chiaro, la gestione biologica emerge come un approccio necessario per mantenere l'equilibrio naturale dell'ecosistema evitando il ricorso a pesticidi e fertilizzanti chimici.
Gestendo il frutteto lasciatomi da mio nonno all'età di 10 anni, quindi da più di 20 anni, ho potuto fare alcune considerazioni che voglio condividere con voi. Se non parte il video clicca qui.
Agricoltura biologica e naturale
La gestione biologica (o sostenibile) è secondo me uno stile di vita. Un approccio al giardino e al frutteto che promuove la nostra salute e quella del suolo, la biodiversità e il benessere delle piante è oggi l'unica via possibile.
Nell’ambito di un frutteto familiare, un balcone, un terrazzo, come possiedono la maggioranza dei miei lettori, questo approccio riveste un'importanza fondamentale, poiché mira a garantire la produzione di frutta buona e sana senza danneggiare l’ecosistema.
Perché la gestione Biologica o naturale?
Come agronomo sono spesso a contatto le realtà che praticano agricoltura biologica, ecco cosa noto:
1. Si migliora la qualità del suolo. La gestione biologica favorisce il mantenimento della fertilità naturale del suolo attraverso l'uso di compost e letame, evitando i concimi minerali, contribuendo così alla salvaguardia e al rafforzamento del fondamentale lavoro dei microbi del suolo.
2. Minore Impatto sull’ecosistema.
Siamo di passaggio su questo pianeta,
se vogliamo avere “successo” e lasciare il mondo un po’ migliore di come lo abbiamo trovato l’unica via è il minor impatto possibile, anzi dando il nostro contributo piantando alberi e curandoli al meglio.
3. Promozione della Biodiversità. Un giardino, un’aiuola, un balcone ricchi di alberi, verde, nicchie di ombra, sole, pozze e fiori è il miglior contributo che possiamo dare singolarmente alla biodiversità. Tutto ciò attraverso le piante, gli insetti e gli animaletti che insieme contribuiscono alla salute dell'ecosistema in cui anche noi viviamo.
4. Frutta Più Sana.
Non è solo un modo di dire, siamo ciò che mangiamo,
e voglio scegliere di mangiare frutta che non sia piena di conservanti e altri pesticidi, se poi è coltivata biologicamente nel mio frutteto meglio,
non la scambierei con nessun lusso da “ricchi”!
5. Maggiore Rendimento del frutteto.
Questa parte è volutamente provocatoria. Cos’è per ognuno di noi il rendimento, la quantità di frutta che una pianta riesce a produrre?
Oppure l’impatto positivo che un albero ha sull’ambiente (servizi ecosistemici inclusi), se poi questa gestione mi fa mangiare della frutta di qualità è ancora meglio. Gli alberi di un frutteto familiare sono alberi che durano una vita umana o spesso anche di più, considera che alcuni peschi da allevamento vengono pompati e spinti talmente che sono sostituiti ogni 10 anni! Non aggiungo altro…
Il Baco come controllore di qualità dei frutti
Dopo aver a lungo ragionato sulla gestione biologica o naturale del frutteto familiare sono giunto alla conclusione che il baco, quel bruco che mangia la mela dall’interno non è per forza una peste da debellare, emerge anzi come un alleato prezioso.
Se riusciamo a ribaltare il nostro punto di vista, questi piccoli insetti possono svolgere un ruolo cruciale nel controllo di qualità delle mele. Ecco come:
Il Ciclo di Vita del Baco
Il baco, noto anche come bruco o larva della Cydia pomonella o della Cydia molesta o della tignola, è la forma giovanile di questi lepidotteri. Le farfalle adulte depositano le loro uova sulle foglie delle piante da frutto o direttamente sui frutti degli alberi come il melo. Una volta schiuse, le larve iniziano a nutrirsi dei frutti e possono causare danni come rosura interna e principi di marciumi. Tuttavia, è proprio in questo contesto che il baco può diventare utile.
Il Baco come bioindicatore
Il baco è sensibile ai cambiamenti nell'ambiente circostante, inclusi i cambiamenti nella qualità delle mele. Quando le mele iniziano a maturare e sviluppare zuccheri, il loro profumo e sapore cambiano. Il baco, che si nutre delle foglie, può rilevare queste variazioni e quando le mele raggiungono il loro picco di maturazione, il baco smette di nutrirsi delle foglie e inizia a migrare verso i frutti.
Cosa faccio nel mio frutteto?
Quando è ora di raccogliere i frutti delle mie amate piante è sempre una gioia, nel corso degli anni ho piantato le diverse varietà di mele, pere, pesche, susine in modo da poter raccogliere i frutti in maniera scalare, ed è sempre una grande soddisfazione.
Se oggi trovo un bruco che si sta rosicchiando la mia mela, non la butto, anzi so per certo che se la mangia lui non può sicuramente fare male a me. Sono sicuro che se ci fosse della chimica, dei residui di pesticidi, lui mangerebbe qualcos’altro.
E allora se anche trovo un piccolo baco, lo metto da parte nel mio mucchio del compost in modo che possa continuare la sua vita e contribuire al ciclo naturale degli elementi.
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La gestione biologica del frutteto o giardino offre un futuro sostenibile a tutti noi, promuovendo la salute delle piante, del suolo e dell'ambiente. Unisciti a noi, a questo grande movimento di persone impegnate a migliorare il mondo in cui viviamo. Impara un approccio nuovo al frutteto e produci frutta di eccellenza, che faresti mangiare ai tuoi cari, con il baco a garantirne la qualità. Non perdere questa opportunità di apprendimento e iscriviti ora al webinar sulla "Cura del Frutteto".